Difficil' è nell'onde acerbe, e crude, quando l'irato mar poggia, e rinforza, tener dritto il timone; ma non deve però esperto nocchier perder sì l'arte, che dall'ira del mar rimanga vinto senza opporsi al furor; chè spesse volte vinse l'altrui valor l'aspra tempesta. - Giambattista Giraldi Cinzio

domenica 7 aprile 2013

La navigazione nella preistoria tra realtà e mitologia

Tra i molteplici ostacoli che l'uomo primitivo fu costretto ad affrontare in seguito all'uscita dallo stato di sedentarietà senza dubbio il più enigmatico e difficilmente comprensibile fu rappresentato dal contatto con le varie forme di manifestazione fisica dell'acqua, elemento considerato vitale ma nello stesso tempo pericoloso e temibile.
L'intelligenza, lo spirito di osservazione e la capacità di adattamento suggerirono all'uomo il concetto della galleggiabilità, cosicché la pesca a mani nude o con utensili, con l'ausilio del nuoto, divenne una delle principali fonti di sostentamento, e l'idea di attraversare corsi d'acqua sollecitò l'ingegno umano.
Tali circostanze segnano l'inizio della storia della nautica, intesa come l'insieme delle conoscenze, delle tecniche e dei mezzi relativi alla navigazione.

Si reputa generalmente che il tronco d’albero più incavato o scavato — cioè l’imbarcazione monòssile — sia il primo manufatto a comparire in epoca preistorica; quando il suo bordo libero venne alzato con uno e più corsi di tavole, il manufatto si trasformò in una vera barca.
Uno dei primi problemi, però, fu la capacità di carico e la stabilità, risolto con l’appaiamento di più tronchi e con la costruzione della zattera semplice, la forma di natante più antica e più diffusa, capace di assicurare il trasporto di pesi massicci. Tali perfezionamenti tecnici permisero l'esplorazione di zone prima difficilmente raggiungibili e il contatto tra diverse popolazioni.


Le prime navigazioni erano imprese individuali che comportavano una sfida agli dei, che il navigante cercava di ingraziarsi con doni e simbologie esibite in più forme a bordo e a terra.
Immagini varie colorate vivacemente, pitture vascolari, "occhi apotropaici" e fantasiose e complicate composizioni legate a una sfera misterica e esoterica erano presenti su scafi e vele.





Sulla preistoria della navigazione insiste quasi esclusivamente la leggenda degli Argonauti, assai antica e ambientata in un tempo mitico. Essa rappresenta non soltanto l'espansione greca sulle coste del Mar Nero, a scopo soprattutto commerciale, ma anche il primo tentativo, con la celebre nave Argo, di navigazione marittima.


Gli Argonauti
P.S. = cliccando sui link, si potranno osservare interessantissime immagini riguardanti i manufatti preistorici.

Nessun commento:

Posta un commento