Difficil' è nell'onde acerbe, e crude, quando l'irato mar poggia, e rinforza, tener dritto il timone; ma non deve però esperto nocchier perder sì l'arte, che dall'ira del mar rimanga vinto senza opporsi al furor; chè spesse volte vinse l'altrui valor l'aspra tempesta. - Giambattista Giraldi Cinzio

sabato 13 aprile 2013

La navigazione nella Commedia di Dante Alighieri

L'Arsenale di Venezia fu il cuore dell'industria navale veneziana a partire dal XII secolo. È legato al periodo più florido della vita della Serenissima: grazie alle imponenti navi qui costruite, Venezia riuscì a contrastare i Turchi nel Mar Egeo e a conquistare le rotte del nord Europa.

<<Dell'arsenale di Venezia, è mirabile la descrizione:


« Quale nell'arzanà de' Viniziani

bolle l'inverno la tenace pece

a rimpalmare i legni lor non sani,

ché navicar non ponno - in quella vece
chi fa suo legno nuovo e chi ristoppa
le coste a quel che più vïaggi fece;
chi ribatte da proda e chi da poppa;
altri fa remi e altri volge sarte;
chi terzeruolo e artimon rintoppa -;
tal, non per foco ma per divin' arte,
bollia là giuso una pegola spessa,
che 'nviscava la ripa d'ogne parte. »

(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, XXI, vv. 7-18)

Busto bronzeo di Dante Alighieri, Venezia

I dettagli con cui è descritta la nave, a cui si aggiungono le citazioni sull'albero, l'ancora, la prora, i remi, le sartie, le vele, e ai quali bisogna affiancare una buona conoscenza dell'uso della bussola, stanno a significare quanto fossero importanti le innovazioni ottenute sulle nuove imbarcazioni, che stavano assicurando alla Repubblica veneta il predominio dell'Adriatico.>>(Vittorio Marchis, Storia delle macchine, Capitolo I, pag.26)


Venezia, XIV secolo

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