Difficil' è nell'onde acerbe, e crude, quando l'irato mar poggia, e rinforza, tener dritto il timone; ma non deve però esperto nocchier perder sì l'arte, che dall'ira del mar rimanga vinto senza opporsi al furor; chè spesse volte vinse l'altrui valor l'aspra tempesta. - Giambattista Giraldi Cinzio

mercoledì 24 aprile 2013

Se la navigazione fosse..

.. un quadro, sarebbe Il mare di ghiaccio (in tedesco Das Eismeer), conosciuto anche come Il naufragio della speranza, dipinto di David Friedrich, capostipite della corrente romantica tedesca, composto tra il 1823 ed il 1824.

    
Il mare di ghiaccio

AutoreCaspar David Friedrich
Data1823-1824
TecnicaOlio su tela
Dimensioni98×128 cm
UbicazioneHamburger KunsthalleAmburgo
Nell'opera è rappresentato un naufragio nel mezzo di un mare congelato, le cui schegge ammassate con i bordi aguzzi sembrano tendere verso il cielo. I frammenti di nave che si notano in basso a destra, volti a suggerire una sensazione di movimento a spirale, e l'uso dei colori freddi e cupi suscitano un senso d’ansia e di sgomento.
Il tema della navigazione ne Il mare di ghiaccio è ,infatti, connesso, secondo l'influsso di un'antica tradizione allegorica egizia, all’idea dell’ossessiva e della continua peregrinazione dell’uomo sulla terra in cerca di qualcosa. Il naufragio, dunque, rappresenta il paradigma negativo del fallimento e diviene l'incarnazione della fragilità dell’uomo, incapace di penetrare il mistero e imprigionato nell'immobilità delle avversità.
L'opera si pone anche come parabola religiosa e politica. Tali aspetti interpretativi, però, sono lasciati ai lettori più interessati, in quanto evadono dal nostro campo di ricerca e d'indagine.
Curiosità: come confermato da un’iscrizione sul relitto, la nave rappresentata nel dipinto è la HMS Griper, una delle due navi che parteciparono alle prime spedizioni al Polo Nord, di William Edward Parry.


HMS Griper

.. un film, sarebbe Pirati dei Caraibi (Pirates of the Caribbean), una saga della The Walt Disney Company, composta da cinque capitoli, di cui uno ancora in produzione: La maledizione della prima luna (2003), La maledizione del forziere fantasma (2006)Ai confini del mondo (2007) e Oltre i confini del mare (2011).


Jack Sparrow

Il protagonista è il Capitan Jack Sparrow, personaggio idolatrato dalle folle, modello di eroismo e temerarietà, ma nello stesso tempo di sregolatezza e arroganza. Definito come "un giovane Burt Lancaster", Sparrow rappresenta un pirata etico e i tratti che lo denotano sono il suo sguardo freddo e sottile e l'enigmatico sorriso.

La saga è incentrata sulle avventure del protagonista, che è costretto ad affrontare un destino crudele e spietato, ma che, grazie alle sue abilità, sale in trionfo nelle scene finali suscitando l'ardore e la soddisfazione della sua ciurma.

Il contesto scenico principale è, senza ombra di dubbio, quello marino. Il tema della navigazione è ben trasposto ed esplicato attraverso la rappresentazione delle dinamiche delle aggressioni ravvicinate tra velieri e dei combattimenti a distanza, delle lunghe traversate oltre i confini dei mari, delle costruzioni navali etc.



VIDEO TRIBUTO A "PIRATI DEI CARAIBI"
"Jack: L'immortale Capitan Jack Sparrow... Suona bene!"



... una canzone, sarebbe Crêuza de mä (1984) di Fabrizio De André, composta in genovese, la lingua della Repubblica di Genova

 "Crêuza è stato il miracolo di un incontro simultaneo fra un linguaggio musicale e una lingua letteraria entrambi inventati. Ho usato la lingua del mare, un esperanto dove le parole hanno il ritmo della voga, del marinaio che tira le reti e spinge sui remi. Mi piacerebbe che Crêuza fosse il veicolo per far penetrare agli occhi dei genovesi (e non solo nei loro) suoni etnici che appartengono alla loro cultura. "
(Fabrizio De André in un'intervista.)

Fabrizio De André

Il testo, incentrato sulla figura dei marinai e sulle loro vite da eterni viaggiatori, racconta di un ritorno notturno a riva, luogo quasi estraneo. De André esprime le sensazioni, le esperienze, la crudezza d'essere dei marinai, sempre in balia dei fenomeni naturali. Nel brano affiora una ostentata diffidenza, che si nota nell'assortimento di cibi accettabili e normali, da vero marinaio, contrapposti ad altri, come le cervella di agnello, decisamente meno accettabili, citati evidentemente per fare ironia sul disinteresse e sul disprezzo del mondo agreste.
Alla fine il "padrone della corda marcia d'acqua e di sale, finirà per legarli e riportarli al mare lungo una crêuza de ma".



Testo in lingua originale:
Umbre de muri muri de mainé
dunde ne vegnì duve l'è ch'ané
da 'n scitu duve a l'ûn-a a se mustra nûa
e a neutte a n'à puntou u cutellu ä gua
e a muntä l'àse gh'é restou Diu
u Diàu l'é in çë e u s'è gh'è faetu u nìu
ne sciurtìmmu da u mä pe sciugà e osse da u Dria
e a funtan-a di cumbi 'nta cä de pria
E 'nt'a cä de pria chi ghe saià
int'à cä du Dria che u nu l'è mainà
gente de Lûgan facce da mandillä
qui che du luassu preferiscian l'ä
figge de famiggia udù de bun
che ti peu ammiàle senza u gundun
E a 'ste panse veue cose che daià
cose da beive, cose da mangiä
frittûa de pigneu giancu de Purtufin 
çervelle de bae 'nt'u meximu vin
lasagne da fiddià ai quattru tucchi
paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi
E 'nt'a barca du vin ghe naveghiemu 'nsc'i scheuggi
emigranti du rìe cu'i cioi 'nt'i euggi
finché u matin crescià da puéilu rechéugge
frè di ganeuffeni e dè figge
bacan d'a corda marsa d'aegua e de sä
che a ne liga e a ne porta 'nte 'na creuza de mä


Traduzione:
Ombre di facce facce di marinai
da dove venite dov'è che andate
da un posto dove la luna si mostra nuda
e la notte ci ha puntato il coltello alla gola
e a montare l'asino c'è rimasto Dio
il Diavolo è in cielo e ci si è fatto il nido
usciamo dal mare per asciugare le ossa dell'Andrea
alla fontana dei colombi nella casa di pietra
E nella casa di pietra chi ci sarà
nella casa dell'Andrea che non è marinaio
gente di Lugano facce da tagliaborse
quelli che della spigola preferiscono l'ala
ragazze di famiglia, odore di buono
che puoi guardarle senza preservativo
E a queste pance vuote cosa gli darà
cose da bere, cose da mangiare
frittura di pesciolini, bianco di Portofino
cervelli di agnello nello stesso vino
lasagne da tagliare ai quattro sughi
posticcio in agrodolce di lepre di tegole
E nella barca del vino ci navigheremo sugli scogli
emigranti della risata con i chiodi negli occhi
finché il mattino crescerà da poterlo raccogliere
fratello dei garofani e delle ragazze
padrone della corda marcia d'acqua e di sale 
che ci lega e ci porta in una mulattiera di mare


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